Se 80 euro vi sembrano pochi, state pur certi che è sempre meglio averli nel portafoglio piuttosto che doverli sganciare. Insomma, non sarà la somma che cambia la vita, ma è pur sempre quella decina di euro in più che non fanno male alla quarta settimana del mese.
Il “bonus Renzi”, come è già stato ribattezzato, è inserito nel testo definitivo del decreto Irpef, una manovra varata dal Governo e fortemente pubblicizzata dal leader del Pd. Per qualcuno è una mancetta, per qualcun altro uno spot elettorale in vista delle elezioni europee del prossimo 25 maggio. Certo è che complessivamente da qui a dicembre saranno 640 euro coi quali gli italiani potranno fare ciò che vogliono.
Qualche esempio? Pagare mezza retta d’asilo, concedersi qualche giorno in più di vacanza ad agosto – magari una settimana se ci si accontenta del campeggio o di rilassarsi nei periodi non di punta – o al più metterli da parte per pagare gli acconti dovuti allo Stato o le bollette di acqua, gas e luce. In fin dei conti 80 euro sono poco meno della spesa settimanale di una coppia senza figli o l’assicurazione di un’auto di media cilindrata in fascia non troppo svantaggiata. Insomma, 640 euro sono una somma concreta, che potrebbe favorire qualche acquisto in più nel periodo dei saldi o un viaggio last-minute con la fidanzata o il fidanzato. Basta non volare troppo con la fantasia, e gli 80 euro diventano per davvero una risorsa da non sprecare.
Naturalmente, a beneficiarne, non sarà tutta la popolazione italiana. Il bonus è pensato per tutti i lavoratori dipendenti e collaboratori “assimilati” (co.co.co. e co.co.pro.) che hanno un reddito annuo lordo fra 8.000,01 e 24.000 euro. Il bonus si farà via via più ridotto fino ai redditi lordi da 26.000 euro: per i contribuenti oltre quella soglia di reddito non ci sarà nessun beneficio fiscale. Naturalmente, l’obiettivo è quello di favorire quanto più possibile le classi meno abbienti, o anche quei nuclei famigliari che sono costretti a vivere nella quotidianità senza potersi concedere nessun lusso.
Come detto gli 80 euro non cambiano la vita, ma sono l’opportunità per uscire a cena una volta in più con la famiglia o per concedersi un pic nic in montagna lasciando a casa i panini e concedendosi il pranzo in rifugio sotto il sole estivo a 2.000 metri d’altezza. La natura del bonus, poi, va a favorire chi ne usufruirà: i 640 euro di bonus sono una somma esente da contributi e da imposte, che non va ad aumentare l’imponibile di Tfr ma che aumenta solo il netto della busta paga.
Insomma, difficile dire che si tratti di una mancetta dal momento che 640 euro potrebbero rappresentare il 10% di quello di cui campa un’intera famiglia. E si sa che in tempi come questi qualcuno potrebbe anche prendere l’occasione al volo per aprirsi un fondo pensione. In fin dei conti, pagherebbe Renzi…
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