Un Brasile stellare domina la Spagna e si aggiudica l'edizione 2013 della Confederations Cup, quarta nella storia della Selecao brasiliana, terza consecutiva. Una partita praticamente mai in discussione, con i verdeoro apparsi più in forma fisicamente degli spagnoli e con molta più grinta e voglia di vincere. La Spagna esce piuttosto male da questa partita, dominata in lungo e in largo dai brasiliani. Praticamente non si è visto nulla di quanto sono capaci solitamente gli spagnoli, neanche il famoso possesso palla che ha portato tanti allori agli iberici. Il Brasile invece esce decisamente rafforzato dalla competizione, il ritorno di Scolari sulla panchina ha portato enormi benefici ai brasiliani, capaci di mantenere un ritmo altissimo per tutta la partita, portando un pressing asfissiante ai portatori di palla spagnoli e sbagliando pochissimo davanti alla porta e in difesa, dove la coppia David Luiz- Thiago Silva è parsa insuperabile.
Il Brasile si presenta in campo con gli stessi undici titolari delle scorse partite, con Hulk, Neymar e Oscar a supporto dell'unica punta Fred. A centrocampo Paulinho offre forza fisica e inserimenti imprevedibili, mentre Marcelo è il solito trottolino sulla sinistra. La Spagna a sorpresa presenta Juan Mata titolare per la prima volta nel torneo, che insieme a Pedro deve supportare l'unica punta Fernando Torres. L'andazzo della partita è chiaro dopo un minuto e mezzo di gioco, quando Fred, bomber sottovalutato, trasforma un cross di Hulk in gol. La palla dalla destra finisce in area, Fred da terra riesce a trovare lo spunto vincente e fulmina Casillas. Inizio shock per gli spagnoli che infatti vanno in grossa difficoltà davanti alla grinta, a volte anche troppa, e alla corsa dei verdeoro.
Così i campioni del mondo per abbozzare una reazione impiegano 40 minuti, e poteva essere un'azione decisiva: ottimo l'assist di Mata per Pedro che solo davanti a Julio Cesar lo supera con un preciso piatto sinistro, la palla sta per finire in fondo alla rete quando improvvisamente David Luiz, con bravura e un pò di fortuna riesce a salvare sulla linea, mandando la palla sulla traversa. Poteva forse essere questo il momento decisivo per gli spagnoli che da questo punto in poi si spengono definitivamente. Due minuti dopo infatti, Neymar raccoglie un preciso assist di Oscar sul filo del fuorigioco e con un potente sinistro fulmina Casillas per la seconda volta. Il Maracana esplode di gioia , consapevole che ormai la vittoria fosse ormai ad un passo.
Sensazioni confermate all'inizio della ripresa, quando Fred con un preciso diagonale batte per la terza volta l'incolpevole Casillas. La partita ormai è segnata , anche se la potrebbe riaprire un calcio di rigore, assegnato dall'arbitro per un fallo di Marcelo sul subentrato Jesus Navas. Dal dischetto va Sergio Ramos che però angola troppo il tiro calciando la palla fuori. Le flebili speranze della Spagna di riaprire il match vanno definitivamente in fumo quando poco più tardi Pique viene espulso per un fallaccio su Neymar lanciato verso l'area avversaria. Finisce così con il trionfo del Brasile, tutto sommato meritato.
La Spagna dovrà riflettere sulla sconfitta e sul torneo disputato, che già poteva essere finito in semifinale contro l'Italia. In generale, tutte le squadre europee dovranno prepararsi bene per il clima torrido e afoso del Brasile, per poter gestire al meglio le energie. Rispetto ai sudamericane le squadre del nostro continente sono parse molto meno brillanti. Per contendere il titolo a Neymar e soci ci vorrà molto di più di quello fatto vedere dalla Spagna campione in carica in questo torneo.
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Matteo
Albertone