Ormai è diventato uno status symbol. Chi non ha un cellulare è out, è un poveraccio, è uno sfigato, è fuori dal gruppo. L'Italia è il Paese dei luoghi comuni, dell'immagine e dell'apparire. Lo Stato in cui, alla faccia della crisi e del lavoro che non c'è, un cellulare non manca dalle tasche di nessuno. Eccoci qui in tutte le nostre contraddizioni, di cui siamo pieni e dalle quali proprio non riusciamo ad uscirne. Povera Italia, ma la colpa è solo degli italiani. Non abbiamo i soldi per pagare la rata della mensa dei figli, non abbiamo i quattrini per le bollette dell'acqua e del gas, ma il cellulare (possibilmente di ultima generazione) non deve mancarci dalle nostre Mani e da quelle delle persone più care. Pazienza se per concederci il lusso dobbiamo aprire l'ennesimo mutuo in banca o sperare che il Governo Renzi trovi qualche maniera per metterci in tasca qualche decina di euro in più.
Il cellulare deve esserci, a tutti i costi. E, se rapportati alla media europea, in questa speciale classifica siamo decisamente nelle parti alte. C'è da vantarsi? Non sembra proprio purtroppo. Gli italiani sopra i 16 anni che utilizzano un telefono cellulare sono il 97%, tanti quanti gli inglesi ma in ogni caso di più degli americani (94%), dei cinesi (89%), dei brasiliani (84%) e degli indiani (81%). In pratica ce l'hanno tutti, a parte gli anziani che hanno alzato una strenua barriera contro la Tecnologia o quegli adolescenti per i quali le loro famiglie reputano quell'apparecchio poco più che un giocattolo. Basterebbe vedere come lo usa la stragrande maggioranza dei ragazzi per capire che hanno colto nel segno.
Penetrazione che raggiunge il 99% nel caso della Corea del Sud e il 98% in Russia e, dati alla mano, appare chiaro quanto possano fare gola Cina, Brasile e India a produttori e carrier telefonici. Il 62% degli italiani possiede uno smartphone contro, udite udite, il 53% degli americani. Differenza che diventa ancora più netta se si considera il numero di coloro che possiedono più di un dispositivo mobile, dato che in Italia si assesta al 35% e che negli USA è del 17%, ovvero meno della metà. Il doppio device piace molto a russi (58%) e brasiliani (48%) e non viene disdegnato neppure dai cinesi (36%). Gli smartphone sono prerogativa degli uomini ovunque tranne in Australia mentre, in generale, il gentil sesso preferisce i cellulari tradizionali e, nel panorama delle eccezioni alla voce "fascia di età", appare anche lo Stivale: se in generale l'utente tipo di smartphone è uomo e giovanissimo, in Italia sono più diffusi nella categoria 35-64 anni d'età.
L'uso degli smartphone rivela qualche dato in più: ci difendiamo bene quando si tratta di inviare o ricevere sms (con l'89% siamo comunque tra i meno attivi ma non distantissimi dagli altri Paesi) e ci facciamo distaccare in modo più marcato quando si parla di email, uso che ne fa solo il 51% dei possessori di smartphone. Diventiamo ancora meno attivi quando si parla invece di streaming musicale (26%) e di contenuti video (con il 17% siamo davanti solo a India e Turchia), Paesi che ritroviamo alle nostre spalle anche nella graduatoria del mobile shopping laddove, con il 15%, ci poniamo subito dietro al Brasile con il 17%.
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